BLS e BLSD: il tempo è vita. Di cosa si tratta? Perché tutti dovrebbero seguirne uno?

In questi giorni, anche chi non segue il calcio, avrà sicuramente sentito parlare dell’arresto cardiaco sopraggiunto al giocatore danese Christian Eriksen, mentre si stava disputando la partita Danimarca Finlandia, valevole per gli Europei.

Il calciatore dopo aver ricevuto il pallone da un compagno di squadra si è improvvisamente accasciato a terra, generando tantissima paura e preoccupazione sia tra i presenti in campo che sugli spalti. La tempestività e la prontezza con cui i giocatori hanno soccorso il compagno riverso a terra, prima ancora dell’arrivo dei sanitari, ha suscitato profonda ammirazione ed apprezzamento da parte di tutti. I giocatori stessi, con i loro interventi, hanno senza ombra di dubbio contribuito a salvargli la vita, posizionando immediatamente il giocatore in posizione laterale di sicurezza.

Tale tecnica di primo soccorso, permette ad una persona incosciente di mantenere libere le vie respiratorie, evitando quindi che possa inalare materiale gastrico, o che la lingua vada ad ostruire le vie respiratorie stesse, permettendo quindi al giocatore di ossigenare sia il cuore che il cervello. Altrettanto importante è stata la tempestività con cui i compagni di Eriksen, resisi conto della situazione, hanno provveduto ad avvisare immediatamente i sanitari presenti a bordo campo, favorendone il loro arrivo per intervenire quanto prima. L’equipe sanitaria ha così raggiunto il giocatore.

"C’era battito, poi all’improvviso non lo abbiamo più sentito" ha riferito il medico danese Morten Boesen descrivendo gli attimi prima dell’esecuzione delle manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP) che hanno poi salvato la vita al calciatore.

Ciò che è successo i giorni scorsi è l'espressione del corretto svolgimento della cosiddetta "catena di sopravvivenza" che prevede una serie di atti che se eseguiti correttamente, permettono di salvare la vita ad una persona in arresto cardio respiratorio, che altrimenti potrebbe morire in pochi minuti.

La catena di sopravvivenza prevede in primo luogo il riconoscimento precoce dell' arresto respiratorio e la chiamata tempestiva al personale sanitario. Questo permetterà di prevenire l'arresto cardiaco.
In secondo luogo prevede l'esecuzione corretta e immediata della RCP, che permetterà di guadagnare tempo. Il terzo passaggio prevede il corretto utilizzo del defibrillatore che permette di fare ripartire il cuore.
L'ultimo passaggio è quello del soccorso avanzato che è un trattamento post-rianimatorio che garantirà la corretta qualità di vita al paziente nel post evento.

Attivare tempestivamente i soccorsi e iniziare precocemente le manovre di RCP pertanto è fondamentale in questi casi.

Al contrario di ciò che si può pensare, questi non sono solo atti di competenza sanitaria, ma bensì possono essere effettuati anche da personale non sanitario, se ben addestrato.

Infatti, per tutta la popolazione è possibile frequentare corsi di BLS e BLSD (Basic Life Support e Basic Life Support and Defibrillation) certificati. Questi, sono corsi organizzati da diversi enti in tutta Italia che attraverso personale qualificato permettono ai partecipanti di essere pronti e preparati a fare tutto il possibile per salvare la vita di una persona in caso di arresto cardio respiratorio, come nel caso sopra citato.

È pertanto importantissimo sensibilizzare la popolazione sul tema.
Questo perché sempre più cittadini vengano incentivati a partecipare a corsi BLS e BLSD, in modo che in casi di arresto cardio respiratorio ci sia sempre più un intervento efficace e tempestivo.